mercoledì 1 dicembre 2010

L'esigenza o l'egoismo del farsi i fatti propri.

Secondo me "Fatti i cazzi tuoi" è la frase pronunciata più frequentemente al mondo. Insieme a tutti i suoi corollari, da "Ma perchè quella stronza non si fa i cazzi suoi", a "Meglio che mi faccio i cazzi miei" passando per "Se tutti si facessero i cazzi propri staremmo tutti meglio".

Maddechè??

Belli, mettetevi in testa una cosa. Non succederà mai.
E per fortuna!

Il fatto è che tutti abbiamo l'illusione di essere unici. Di avere dei rapporti con le persone univoci. Del tipo "Io e te stiamo insieme, freghiamocene del mondo".
Ma no!
Relazioni del genere non esistono. Non voglio andare a riesumare Spagna e dirvi che facciamo tutti parte del grande cerchio della vita, ma in realtà è così: siamo tutti inscindibilmente connessi. Se tu e io stiamo insieme, quel rapporto non comprende solo noi due: tutte le persone che anche marginalmente ne sono "toccate" ne fanno parte. Un singolo rapporto crea in tutte le persone che sono attorno ad esso la più disparata serie di reazioni: gelosia, invidia, felicità, interessamento, attaccamento, e via dicendo. Non bisogna avere la supponenza di pensare che intorno a noi "devono starsene buoni" perchè secondo noi con quel rapporto non c'entrano un cazzo.

E' sempre stato così e così sarà sempre. D'altronde, immaginatevi il contrario: basta l'esempio microscopico della ragazzina che chiede un consiglio alla migliore amica su come comportarsi col suo ragazzo. Che magari è il migliore amico del fratello della ragazzina, che a sua volta è l'ex dell'amica, che è la figlia del vicino di casa che in realtà ha una relazione con sua madre (oddio potrebbero essere fratelli! Forse vale poco come esempio, ma tant'è).

Una persona che interviene in un rapporto, magari anche in modo macroscopico, non "si impiccia". Interviene in qualcosa che lo riguarda (si ok, ci sono di quelle persone che si impicciano solo per cattiveria pura, e tutti noi siamo sempre convinti che sia così il più delle volte... No. Pensateci meglio. Ogni persona agisce sempre al 99,9% con una motivazione, quale essa sia), si attiva per intervenire-definire-castrare-migliorare-stabilizzare-entrare-eccetera  (bella parola eccetera, quando non ti viene in mente più niente la butti lì e passi per una persona che ha mille cose da dire) in quel rapporto.

E provate a pensarci un attimo, soffermatevi per un momento su questo pensiero: se ognuna delle persone che abbiamo intorno si fosse fatta i cazzi propri, staremmo davvero meglio?
Ma anche no.

7 commenti:

  1. certo, ma questo si definisce "voler bene ad un amico", e non, farsi i cazzi degli altri!
    p.s.: anche se il blog si intitola "perché io ho sempre ragione", non te la darò mai!!! ;)

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  2. Beh ma alla fine hai un pò parafrasato quel che ho detto io. Ti fai i cazzi altrui anche perchè vuoi bene ad una persona.

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  3. Il fatto di dare un consiglio ad una persona xkè le vuoi bene nn significa intromettersi nella sua vita...poi sta alla persona stessa decidere cosa farne delle tue parole...Anke xkè un antico detto saggio dice...dai consigli quando ti vengono chiesti e quando è una questione di vita e di morte...
    E alla tua ultima domanda.....MA ANKE SIIIIIIIIIII!!!!!

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  4. @dà:
    Infatti la mia prima risposta su facebook è stata: "preferisco la terza via = il rispetto dell'altro, ossia attivarsi solo dietro richiesta (anche implicita)!!!"
    Io ha risposto: "E invece no! Perchè, ad esempio, se sai che un tuo amico si sta impegnando in qualcosa di sbagliato, è tuo dovere attivarti per porre fine alla cosa!

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  5. beh, è l'eterno dilemma di stabilire dove finisce la libertà propria e dove inizia quella dell'altro.

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  6. Io direi di iniziare facendoceli noi i cazzi nostri. Farsi i cazzi propri limita i danni e la possibilità di ritrovarsi in situazioni antipatiche.

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  7. Ma che cazzo te stai a dire? Se 2 anno un rapporto sul lavoro a me non me ne Frega un cazzo.. Quindi quando mi faccio i cazzi miei mi Devono lasciare in pace...

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